eroina
Droga oppioide, della quale non esiste disponibilità per uso terapeutico, somministrata come sostanza d’abuso per via endovenosa o per aspirazione nasale. Molto liposolubile, l’e. attraversa con grande facilità la barriera ematoencefalica e viene deacetilata in metaboliti attivi (6-monoacetilmorfina e morfina). L’insorgenza degli effetti è rapida (dopo iniezione endovenosa in meno di un minuto); produce intensa euforia, che si protrae per alcuni minuti, cui segue un periodo di sedazione e rilassamento. Gli effetti scompaiono 3÷5 ore dopo la somministrazione: ciò porta i soggetti dipendenti a iniezioni (o a ‘sniffate’) più volte al giorno. Le caratteristiche farmacodinamiche dell’e. portano a squilibri negli oppioidi endogeni, nell’asse ipotalamo-ipofisario, ad alterazioni frequenti del tono dell’umore. La tolleranza e la dipendenza si sviluppano rapidamente; l’astinenza provoca irritabilità e aggressività.