EROFILO (‛Ηρόϕιλος, Herophĭlus) da Calcedone (Bitinia)
Medico, visse in Alessandria circa il 300 a. C. Fu scolaro di Prassagora e Crisippo. Fu uno dei più rinomati medici dell'antichità classica, fondatore dell'anatomia scientifica, e si dedicò particolarmente allo studio del cervello e del sistema nervoso. Fu il primo a indicare il cervello come il centro del pensiero, della sensibilità e dei movimenti, distinse i nervi sensorî dai motori, descrisse i ventricoli cerebrali, il calamo (κάλαμος), l'origine e il decorso dei nervi cerebrali (il confluente dei seni venosi, ληνός = torcular Herophili). Per primo attribuì distinte funzioni alle arterie e alle vene, descrisse varie parti dell'intestino (il duodeno, δωδεκαδάκτυλος), studiò attentamente l'anatomia dell'occhio (distinse la sclerotica, la coroide, la retina, il cristallino) e quella degli organi genitali femminili. La sua scuola fu la più fiorente di quelle che ebbero sede in Alessandria. Affermò la superiorità dell'esperienza in medicina di fronte alla speculazione teorica, s'occupò largamente di terapia e attribuì grande importanza alla dietetica e alla ginnastica. Celebre è un suo detto molto citato dagli antichi scrittori: "Il medico perfetto è quello che sa distinguere il possibile dall'impossibile)).
Le sue opere principali sono sull'anatomia ('Ανατομική), sugli occhi (Περὶ ὀϕϑαλμῶν), sulla dietetica (Διαιτητικόν) e sulla terapia (Θεραπευτικὴ πραγματεία).
Bibl.: K. F. H. Marx, Herophilus, Larksruhe 1838; Fr. Susemihl, Gesch. der Griech. Literatur in der Alexandrinerzeit, Lipsia 1891-92; Gossen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, col. 1104 segg.