WIECHERT, Ernst (App. I, 1133)
Poeta e scrittore tedesco.
Nel 1936 tenne un discorso agli studenti di Monaco, e fu per alcuni mesi arrestato dai nazisti. Nel novembre 1937 lesse a Colonia alcuni passi del suo Der weisse Büffel (pubblicato nel 1947) ed ebbe di nuovo noie e limitazioni. Nel 1939 uscì il romanzo Das einfache Leben, nel quale è raccontato come un capitano di corvetta, reduce dalla prima Guerra mondiale, non trova pace se non ritirandosi a fare il pescatore, lontano dal rumore della città e dal proprio figlio le cui idee politiche non sono consone alla sua anima disillusa. Arrestato di nuovo durante la guerra, W. fu in parecchi campi di concentramento fra cui quello di Buchenwald che la fantasia popolare chiamò presto Totenwald. Questo è appunto il titolo del libro scritto da W. dopo la guerra (1946), quadro impressionante per l'efficacia con cui sono descritti i nazisti e soprattutto i perseguitati, gli Untermenschen, israeliti e comunisti.
Nelle più recenti opere (un lavoro teatrale, Okai, 1947, alcuni Märchen tra cui Dornbusch 1948; il romanzo Die Jernim Kinder, 1948 e Jahre and Zeiten, 1949 non sembra esagerato il timore che la prolificità sempre un poco eccessiva di questo scrittore, si abbandoni a slanci mistici senza la forza plastica che un tempo rese vive le pagine delle sue opere migliori.
Bibl.: L. Mazzucchetti, in Il ponte, aprile 1947.