SALLWÜRK, Ernst von
Pedagogista, nato il 7 maggio 1839 a Sigmaringen, morto il 10 luglio 1926 a Karlsruhe. Studiò a Berlino, dove lo Steinthal l'iniziò al herbartismo, e a Tubinga filologia orientale, classica e moderna, storia e filosofia. Prese parte alle guerre del 1866 e 1870. Dopo essere stato professore a Coblenza (dal 1863) e rettore della scuola civica superiore di Hechingen (dal 1868), passò a servizio del Baden, diventando Oberlehrer (dal 1872) a Baden-Baden, Poi direttore del Pädagogium di Pforzheim e, dal 1877, membro del consiglio scolastico superiore; e, in queste funzioni, fece compiere notevoli progressi all'organizzazione scolastica (soprattutto femminile) e ai metodi dell'insegnamento delle lingue moderne. Nel 1893 divenne professore di pedagogia nella scuola tecnica superiore di Karlsruhe, nel 1907 presidente del consiglio scolastico superiore, nel 1911 direttore generale nel Ministero dei culti fondato quell'anno nel Baden. Andato a riposo nel 1914, si dedicò tutto all'attività scientifica.
Uscito dalla scuola herbartiana, il S. cerca superare la dottrina di Herbart, del quale combatte l'intellettualismo e l'individualismo. L'educazione del volere è l'essenziale dell'educazione. La dottrina dei gradi formali il S. rielabora distinguendo: 1. Stufe der Hinleitung; 2. St. d. Darstellung; 3. St. d. Verarbeitung. Più che scienza, la pedagogia è una Kunstlehre, i cui principî sono quello dello sviluppo naturale, quello dell'unità interna, quello della cultura sociale. Il fanciullo deve diventare attivo in servizio della società e dei beni di cultura. Così il S. si collega all'indirizzo della scuola del lavoro, alla pedagogia sociale e alla filosofia della cultura (W. Dilthey, E. Spranger, ecc.). Egli ha sostenuto la scuola unica (Einheitsschule), l'importanza dell'educazione estetica, lo sviluppo dell'educazione popolare come compito e prerogativa dello stato. Suoi scritti principali: Handel u. Wandel in d. päd. Schule Herbarts, Langensalza 1885; Fünf Kapiteln vom Erlernen fremder Sprachen, Berlino 1898; Haus, Welt u. Schule, Wiesbaden 1902, 2ª ed., Lipsia 1912; Prinzipien u. Methoden der Erziehung, ivi 1906; Die didaktischen Normalformen, Francoforte sul M., 1901, 5ª-6ª ed., ivi 1912; Die Schule d. Willens als Grundlage d. gesamten Erziehung, Langensalza 1915; Die deutsche Einheitsschule, ivi 1918, 3ª ed. 1920; Erziehung durch die Kunst, Monaco 1918; Das Gefühl u. seine päd. Bedeutung, Langensalza 1926. Molti anche i suoi contributi alla storia della pedagogia: il vol. Pestalozzi (Lipsia 1897); la trad. dei Pensieri del Locke, con introduzione, biografia e note (Langensalza 1883), quella dell'Emilio, in 2 volumi, con biografia e commento (ivi 1876, 4ª ed. 1911); il vol. Fénelon u. die Lit. der weibl. Bildung in Frankreich (ivi 1886), la nuova pubblicazione con note (in voll. 2) dell'edizione dei Päd. Schriften di Herbart, curata dal Bartholomäi (ivi 1890 segg., 7ª ed. 1903 segg.), la scelta, in 3 volumi, degli scritti del Diesterweg, con esposizione della vita e della dottrina del Diesterweg (ivi 1899 segg., tutti nella Bibl. päd. Klassiker del Mann); ampî articoli, come Bildung u. Bildungswesen in Frankreich während d. 17. u. 18. Jahrh. e Das höhere Bildungswesen in Grossbritannien, nella Gesch. d. Erziehung di K. A. Schmid (rispettivamente IV, 1, 1896, e V, II, 1901), ecc.
Selbstbiographie, in Die Päd. d. Gegenwart in Selbstarstellungen, a cura di E. Hahn, II, Lipsia 1927; P. F. Orgel, Darstellung u. Beurtheilung d. did. Normalformen Dr. v. S., Langensalza 1914; A. Daur, E. v. S. z. 80. Geburtstag, ivi 1919; E. Saupe, Deutsche Pädagogen d. Neuzeit, 5ª-6ª ed., Osterwiech a. Harz 1927, pp. 190-198.