STADLER, Ernst
Poeta e storico della letteratura, nato a Colmar l'11 agosto 1883, caduto al fronte francese durante la guerra mondiale nel novembre 1914. Libero docente nel 1908, professore a Bruxelles nel 1910, lo S. è autore di parecchie opere di critica e di cultura (intraprese anche la pubblicazione delle traduzioni di Shakespeare nella Wieland-Ausgabe dell'Accademia prussiana delle scienze); ma deve la sua fama all'unico libro di poesie Der Aufbruch, uscito nel 1914, nel quale, con maggior forza e chiarezza degli altri poeti contemporanei, egli cantò gl'ideali del nuovo movimento letterario: l'espressionismo. Accanto a uno schietto accento di fede nella nuova concezione spirituale del mondo - fede che, in tali prime manifestazioni espressionistiche, ha spesso un tono grandioso e profetico, ma anche un impulso caotico e rivoluzionario -, è notevole nelle poesie dello St. la cura della parola e del ritmo, il gusto dell'uomo di buoni studî, il quale si ribella coscientemente all'ideale della "bellezza pura", ma, pur nel distacco dalle forme antiche, sente di esse il fascino e l'importanza.
Bibl.: H. Naumann, E. S., Berlino 1920.