KREUDER, Ernst
Scrittore tedesco, nato a Zeitz, Anhalt, il 29 agosto 1903. Ha studiato al liceo di Offenbach, lavorando quindi come impiegato di banca e frequentando poi la facoltà di lettere dell'univ. di Francoforte sul Meno; operaio all'epoca dell'inflazione, nel 1926-27 ha peregrinato per i Balcani; dal 1932 al 1933 è stato redattore del Simplizissimus; oggi vive a Darmstadt come libero scrittore.
Ha esordito nel 1939 con le 22 storie brevi di Die Nacht des Gefangenen, in cui la varia tecnica compositiva preannunzia già i futuri svolgimenti della sua arte in direzione di una scrittura surrealista, l'unica capace - secondo l'autore - di svincolarsi dall'imitazione di una realtà cruda e negativa e di rendere giustizia all'opera d'arte epica nella sua più vera sostanza poetica (cfr. gli scritti Zur literarischen Situation der Gegenwart, 1951, e Wesen und Funktion der Dichtung, 1952). Questa romantica fuga dalla concretezza del mondo e dell'epoca in una dimensione eminentemente fantastica è ben visibile già nel racconto Die Gesellschaft vom Dachboden (1946), di cui è protagonista la lega segreta fondata da un gruppo di giovani per combattere la mancanza di fantasia e la stoltezza che pesano, come una cappa di piombo, sull'uomo comune.
Entro questo solco si inseriscono anche i racconti Schwebender Weg. Die Geschichte durchs Fenster (1947) e i romanzi Die Unauffindbaren (1948) e Herein ohne anzuklopfen (1954), critica di un mondo arido nella perfetta funzionalità della sua esistenza tecnicizzata.
K. ha scritto inoltre un volume di novelle brevi, Das Haus mit den drei Bäumen (1944), un saggio su Georg Büchner, Existenz und Sprache (1955) e le poesie riunite in Sommers Einsiedelei (1956).
Bibl.: C. Girault, E.K. ou l'écrivain et la réalité, in Études Germaniques, XII (1957), pp. 209-239; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schriftsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 404-405.