Scrittore tedesco (Graudenz, od. Grudziądz, 1876 - Ichenhausen, Svevia, 1947). Fu sovrintendente teatrale a Weimar (1919-24) e poi direttore del Westdeutscher Rundfunk, con sede a Colonia, dal 1926 al 1933, quando fu costretto a dimettersi per motivi politici. Scrisse soprattutto per il teatro, aderendo a diverse mode letterarie (Tote Zeit, dedicato alla Duse, 1908, subisce l'influsso del Hauptmann naturalista; sono d'impostazione neoromantica Der Kampf ums Rosenrote, 1903; Tantris der Narr, 1907; Gudrun, 1911; Schirin und Gertraude, 1913). Schietta la sua vena lirica, influenzata da George (Aus den Tagen des Knaben, 1904). Lasciò opere di narrativa (Priester des Todes, 1898; An den Toren des Lebens, 1904, fino al tardo Don Hjalmar, 1947).