HAPPEL, Ernst
Austria. Vienna, 29 novembre 1925-14 novembre 1992 • Ruolo: terzino • Squadre di appartenenza: 1945-54: Rapid Vienna; settembre 1954-1956: Racing Club; 1956-59: Rapid Vienna • In nazionale: 51 presenze e 5 reti (esordio: 14 settembre 1947, Austria-Ungheria, 4-3) • Vittorie: 6 Campionati austriaci (1945-46, 1947-48, 1950-51, 1951-52, 1953-54, 1956-57), 1 Coppa d'Austria (1945-46), 1 Mitropa Cup (1951) • Carriera di allenatore: Rapid Vienna (allenatore in seconda, 1958-62), ADO Den Haag (1962-68), Feyenoord (1968-73), Siviglia (1973-75), Bruges (1975-78), nazionale olandese (1978), Standard Liegi (1979-81), Amburgo (1981-87), Tirol Innsbruck (1988-91), nazionale austriaca (1992) • Vittorie: 2 Coppe dei Campioni (1969-70, 1982-83), 1 Coppa Intercontinentale (1970), 3 Campionati austriaci (1959-60, 1988-89, 1989-90), 2 Campionati olandesi (1968-69, 1970-71), 2 Coppe d'Olanda (1967-68, 1968-69), 3 Campionati belgi (1975-76, 1976-77, 1977-78), 1 Coppa del Belgio (1976-77), 2 Campionati della Germania Ovest (1981-82, 1982-83), 1 Coppa della Germania Ovest (1986-87), 1 Coppa d'Austria (1988-89)
Dopo essere stato un durissimo difensore del Rapid Vienna (226 partite e 25 reti in Campionato) e della nazionale austriaca, è diventato uno dei più apprezzati tecnici europei. Fautore di una disciplina rigida, di carattere rude fino ad apparire scostante, con il suo calcio concreto, veloce e aggressivo Ernst Happel ha fatto le cose migliori alla guida del Feyenoord (con cui ha conquistato la prima Coppa dei Campioni del calcio olandese, anticipando il ciclo dell'Ajax), con il Bruges (che ha guidato a una finale di Coppa dei Campioni, dopo aver eliminato la Juventus nel 1978) e con i tedeschi dell'Amburgo (con cui ha vinto un'altra Coppa dei Campioni nel 1983, beffando ancora una Juventus forse troppo sicura di sé). Considerato un'autentica 'bestia nera' dalle squadre italiane (solo l'Inter di Ilario Castagner è riuscita a eliminare una sua formazione, l'Amburgo, nella Coppa UEFA 1984-85), è stato anche commissario tecnico dell'Olanda che ha guidato fino a un'aspra finale nei Mondiali del 1978 contro l'Argentina. Stroncato da un tumore nel novembre 1992, gli è stato intitolato pochi mesi dopo lo Stadio del Prater nella sua Vienna.