CHLADNI, Ernst
Fisico tedesco nato a Wittenberg il 30 novembre 1756, morto a Breslavia il 4 aprile 1824. Si occupò prevalentemente di acustica.
Le figure di Chladini. - Quando una lastra piana di metallo o di vetro, fissata in uno o più punti, viene eccitata con un archetto, si pone in vibrazione ed è in grado di fornire suoni di frequenze differentissime, mostrando così di essere suscettibile dei più svariati moti vibratorî, a seconda dei punti in cui è fissata e della regione nella quale viene eccitata. Durante la vibrazione tutti i punti oscillano in direzione perpendicolare al piano della lastra (vibrazioni trasversali) con ampiezza variabile in generale da punto a punto; la vibrazione ha ampiezza nulla in corrispondenza di certe linee particolari, dette linee nodali, le quali possono essere poste in evidenza cospargendo uniformemente la lastra di finissima sabbia. Ponendo la piastra in vibrazione con un atiile colpo di archetto, la sabbia abbandona le regioni che si trovano in vibrazione e si raccoglie nelle linee nodali, dando luogo a nettissime figure, talora molto complicate e curiose a vedere, che furono ampiamente studiate da Chladni (E. Chladni, Entdeckungen über Theorie des Klanges, Lipsia 1787).
Lastre di forma ciicolare dànno come linee nodali diametri e circonferenze (ovvero solo circonferenze se sono eccitate nel centro), conformemente a quanto la teoria permette di prevedere. Nelle lastre quadrate, invece, le figure di Chladni assumono forme svariatissime e talora presentano una complessità ed una regolarità sorprendenti; la teoria è in questo caso alquanto incerta, sopra tutto per la difficoltà di stabilire le condizioni al contorno.