Storico austriaco dell'antichità naturalizzato statunitense (n. Vienna 1925). Allievo a Oxford di sir R. Syme, di cui ha curato i primi due volumi dei Roman papers (1979), prof. nell'univ. di Leeds (1965-69) in Gran Bretagna quindi, trasferitosi negli USA, nelle univ. di Buffalo (1969-71) e Harvard (1971-98). Storico e filologo di grande rigore critico, all'attenzione riservata alle fonti B. ha unito un dettagliato studio prosopografico e un confronto con le attuali situazioni politiche. Di grande importanza l'analisi della politica estera romana, nella quale ha visto l'espressione del rapporto clientelare presente all'interno della società romana (Foreign clientelae 264-70 B.C., 1958; nuova ed. 1997). Oltre ai problemi relativi alla storia dell'antichità classica (Studies in Greek and Roman history, 1964), ha approfondito lo studio sulla figura di Alessandro Magno (Alexander the Great and the loneliness of power, 1962; Alexander the Great, 1948-67, 1971), del quale ha ridimensionato il mito, mettendone in luce gli aspetti aggressivi del carattere accanto alle grandi realizzazioni storiche. Membro di numerose istituzioni scientifiche, ha fondato nel 1976 la rivista American journal of ancient history. Tra le sue opere: Publicans and sinners: private enterprise in the service of the Roman republic (1972); From Plataea to Potidaea: studies in the history and historiography of the Pentecontaetia (1993).