SÁBATO, Ernesto
(App. IV, III, p. 253)
Scrittore e saggista argentino. Dopo la pubblicazione di Abaddón el exterminador (1973; trad. it., L'angelo dell'abisso, 1977), con il quale si era guadagnato (1977) il premio per il miglior libro straniero in Francia, S. ha coltivato prevalentemente la saggistica. Oltre a riconoscimenti di minor rilievo, ha ottenuto la Légion d'honneur (1978), il premio Gabriela Mistral (1984), il premio Cervantes (1984), la laurea honoris causa in lettere presso l'università di Macerata (1985), il Jerusalem Literary Prize (1989).
Del 1979 è una raccolta di sette saggi di vario argomento dal titolo Apologías y rechazos: di particolare interesse Nuestro tiempo de desprecio, saggio in cui S. riflette sui mali della civiltà moderna, primo fra tutti il tecnicismo, che ha straniato e disumanizzato l'individuo. Nel 1983 il governo democratico argentino lo ha nominato presidente di una commissione nazionale con il compito d'indagare sui desaparecidos. I risultati dei lavori di questa commissione sono stati riuniti in un volume, Nunca más, conosciuto anche come Informe Sábato; tale relazione s'inserisce nel filone di testimonianza politico-letteraria che in Argentina ha radici profonde. Nel 1984 S. ha raccolto in una nuova pubblicazione, El escritor en la catástrofe, saggi nuovi e vecchi, estrapolati questi ultimi dalla precedente raccolta intitolata Nueva literatura y revolución. Nel 1985 ha pubblicato La cultura en la encrucijada nacional, esauriente saggio sui problemi emergenti della complessa realtà argentina.
Bibl.: C.A. Cacciavillani, Intorno a Ernesto Sábato: appunti per una biografia e bibliografia, in Quaderni di filologia e lingue romanze, 2 (1987), pp. 33-44; C. Catania, Genio y figura de Ernesto Sábato, Buenos Aires 1987.