Filologo e critico italiano (Genova 1862 - Firenze 1923), prof. dal 1892 all'univ. di Firenze; socio corrispondente dei Lincei (1920). Iniziò la sua attività come linguista, poi prevalse in lui l'interesse per la filologia e la critica letteraria. Nel Bullettino della Società Dantesca Italiana, di cui fu direttore dal 1906 alla morte, e su altri periodici, pubblicò importantissimi saggi danteschi. Con grande sicurezza filologica, acutezza e ampiezza di visione affrontò anche lo studio di altri poeti (Poeti antichi e moderni: studi critici, 1923). P. seppe conciliare gli insegnamenti della scuola storica da cui proveniva con quelli idealistici di De Sanctis e di Croce. Numerosi suoi studî di teoria linguistica e di storia dell'italiano antico sono stati raccolti in Lingua e letteratura (2 voll., 1957, a cura di G. Folena).