BERTEA, Ernesto
Pittore di paesaggio, nato a Pinerolo il 2 agosto 1836, morto ivi il 2 novembre 1904. Ebbe a primo maestro Ernesto Allason, a Torino; quindi si recò a Genova (1858), dove fu allievo di Gustavo Castan. Nel '59 era a Parigi e studiava col Troyon, che esercitò su di lui profonda influenza. Ma ".... a furia di ritornare su sé stesso, di organizzare e disorganizzare la propria visione, perde l'agilità e la freschezza e riesce a quella fattura ostinata, a quel fare fra l'indeciso e il ruvido, che diminuisce nelle sue tele la poesia del colore...." (A. Stella). Tuttavia gli studî dal vero e alcuni dei paesaggi eseguiti in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra dimostrano felici attitudini. Si occupò inoltre di decorazioni di ceramiche; eseguì acqueforti; scrisse Ricerche sulla pittura e i pittori del Pinerolese dal sec. XIV alla metà del sec. XVI (Pinerolo 1897). Fra i quadri di maggior significato si ricordano L'agguato (1857), Il ponte di S. Giuseppe (1863), Il borgo di Ault in Piccardia (1865), La baia di Pollenza (1873), Pascolo in inverno (1876), Quiete (1878), Il porto di Fondo Toce (1881), Gli acquedotti romani a Frejus (1883), Nel Biellese (1886), Pascolo d'Issogne (1892), ecc.
Bibl.: A. Stella, Pittura e Scultura in Piemonte (1842-1891), Torino 1893, p. 290 segg.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.