PSICHARI, Ernest
Scrittore francese, nato a Parigi il 29 settembre 1883, morto a Rossignol (Belgio) il 22 agosto 1914. Le migliori correnti nuove della fine del secolo, l'influenza di amici come Charles Péguy, Jacques Maritain, davano alla sua anima appassionata il desiderio di altro ideale che non quello puramente intellettualistico appreso in famiglia: egli era figlio della figlia di Ernest Renan e di Jean P. (v.). Il tumulto giovanile s'acquetò nella scelta di una disciplina, quella della milizia. Infatti, soldato di fanteria (1903), entrato poi nell'artiglieria coloniale, partì per il Congo (1906), donde riportava un libro d'impressioni, Terre de soleil et de sommeil (1908). Dopo un anno alla scuola di artiglieria di Versailles, andò come ufficiale in Mauritania (1909), dove rimase tre anni: ivi, davanti al deserto e all'anima musulmana, il P. sentì tutta la nobiltà della tradizione militare e infine di quella cristiana. La sua prima fede si esprime nel barresiano L'Appel des armes (1913); l'altra, lentamente conquistata, in Le Voyage du Centurion, che, compiuto nella primavera del 1914; costituisce per la sua potente elevazione mistica uno dei libri più significativi della rinascita spirituale francese alla vigilia della guerra mondiale. E pochi mesi dopo l'opera e l'autore erano consacrati dalla morte sul campo di battaglia.
Ediz.: Le Voyage du Centurion (postumo, Parigi 1916), con pref. di P. Bourget; Les Voix qui crient dans le désert (1920), giornale della sua conversione; Lettres du Centurion (epistolario del P., Parigi 1933), con introd. di Henriette Psichari, pref. di P. Claudel.
Bibl.: A.-M. Goichon, E. P., d'après des documents inédits, Parigi 1922; H. Psichari, E. P., mon frère, 1933.