• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Nagel, Ernest

Enciclopedia on line
  • Condividi

Filosofo della scienza boemo naturalizzato statunitense (Nové Město, Boemia, 1901 - New York 1985). Esponente, con J. H. Randall e J. Buchler, della scuola naturalistica della Columbia University, N. si è in particolare preoccupato di render conto da un punto di vista naturalistico dei principi della logica.

Vita

Trasferitosi in giovane età negli USA, studiò con M. Cohen al City College di New York e dopo aver completato gli studi fino al dottorato ha insegnato alla Columbia University.

Opere e pensiero

Rifiutando la soluzione di J. Stuart Mill, che vede nei principi logici delle generalizzazioni empiriche ben fondate, N. ha considerato le leggi logiche come delle proposte di ideali di precisione che possono mutare a seconda della classe di fenomeni; contingenza e fallibilità sono quindi caratteristiche essenziali della ricerca scientifica. Il suo libro più significativo, The structure of science (1961; trad. it. 1968), propone una concezione ipotetico-deduttiva della scienza che concilia le istanze del pragmatismo con quelle del neoempirismo, del quale N. subì fortemente l'influenza. N. ritiene che anche in biologia e nelle scienze dell'uomo la spiegazione debba essere di tipo ipotetico-deduttivo, non avendo queste scienze nessuna differenza sul piano metodologico. Questa affermazione di un'unità di metodo nella ricerca scientifica corrisponde a un netto rifiuto di considerare le realtà organiche come trascendenti o emergenti rispetto agli eventi fisico-chimici. Tra le sue opere: The logic of measurement (1930); An introduction to logic and scientific method (in collab. con M. Cohen, 1934); Towards a naturalistic conception of logic (nel vol. American philosophy today and tomorrow, 1935); Logic without ontology (in Naturalism and the human spirit, 1944); Sovereign reason and other studies in the philosophy of science (1954); Logic without metaphysics and other essays in the philosophy of science (1957); Gödel's proof (in collab. con T. R. Newman, 1958; trad. it. 1961); Teleology revisited and other essays in the philosophy and history of science (1979). Si è occupato anche di teoria della probabilità (Principles of the theory of probability, contributo alla International encyclopaedia of unified science, 1939).

Vedi anche
Columbia University Università privata che ha sede sull'isola di Manhattan, a New York. Fondata nel 1754 con il nome King's College, è una delle più antiche università americane. Dopo l'interruzione delle attività seguita alla guerra di indipendenza (1776), riaprì i battenti nel 1784, come Columbia College, e nel 1896 ottenne ... pensiero dianoetico Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione intellettuale della νόησις.  Virtù dianoetiche ... empirismo Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, e si distingue dal ‘sensismo’, che ammette una sola fonte della conoscenza, il senso esterno o sensazione, ... pragmatismo Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento. 1. C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo Il termine (pragmatism) deriva, come disse il fondatore di questa corrente C.S. Peirce, dalla ripresa ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Filosofia
Tag
  • COLUMBIA UNIVERSITY
  • NEOEMPIRISMO
  • PRAGMATISMO
  • NEW YORK
  • NEW YORK
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali