FEYDEAU, Ernest-Aimé
Romanziere francese, nato a Parigi il 16 marzo 1821 e morto il 29 settembre 1873. Archeologo (Histoire génerale des usages funèbres et des sepultures des peuples anciens, 1857-61), giornalista, uomo d'affari (dal mondo degli affari trasse anche la materia per una commedia, Le coup de bourse, 1868), amico di Sainte-Beuve e di Th. Gautier, ebbe nell'ultimo decennio del Secondo Impero una rumorosa notorietà come autore di romanzi di tono realistico, che fecero quasi impressione di scandalo (specialmente Fanny, 1858; Cathérine d'Overmeire, 1860; Le secret du bonheur, 1864; La Comtesse de Chalis ou les moeurs du jour, 1867, ecc.). Ne nacque una polemica sulla morale nell'arte, a cui s'appassionarono anche J. Champfleury, Ch. Baudelaire, SainteBeuve. E interessante materiale storico-aneddotico per quei primi albori del naturalismo offre anche il libro che il F. dedicò a Th. Gauthier: Th. G., souvenirs intimes (Parigi 1873).