Scrittore e giornalista francese (Parigi 1821 - ivi 1873). Ebbe un momento di notorietà col romanzo realista Fanny (1858), che, venuto dopo e nella scia di Madame Bovary di G. Flaubert, provocò un'accesa polemica sulla morale nell'arte. Oltre a qualche volume di carattere giornalistico e a un libro di ricordi su Gautier (Théophile Gautier, souvenirs intimes, 1874), pubblicò altri romanzi: Le mari de la danseuse (1863), Le roman d'une jeune mariée (1867), Un coup de bourse (1868), ecc., tutti nello stesso orientamento realistico.