RUBIERI, Ermolao
Letterato e patriota (di famiglia oriunda della Provenza, donde era venuta in Italia al principio del Settecento), nato a Prato il 21 febbraio 1818, morto a Firenze il 23 ottobre 1879. Autore in gioventù di parecchi lavori letterarî d'argomento storico e di trasparente tendenza politica (fra gli altri, le tragedie Il Cid, 1844; T. Tasso, 1844; Francesco Valori, 1848; Alessandro III, 1849; Nuovi saggi drammatici, 1856; nel 1879 uscì una sua narrazione storica in 2 volumi, Francesco I Sforza), partecipò al moto del Risorgimento con l'azione e con gli scritti. Fu volontario nelle campagne del 1848 e 1849, si occupò d'amministrazioni locali ebbe parte nella cacciata del granduca Leopoldo II nel 1859. Fu deputato al parlamento italiano; si ritirò dalla vita politica nel 1876. Liberale, fautore dell'unità italiana "sulle rovine del papato", fu scrittore militante particolarmente attivo nel decennio 1849-59; ma continuò anche dopo a occuparsi di questioni politiche, economiche e legislative. Le sue idee politiche espose con vigore polemico particolarmente nella Storia intima della Toscana dal 1° gennaio 1859 al 30 aprile 1860 (Prato 1861). La sua ampia Storia della poesia popolare italiana (Firenze 1877), preparata con molta diligenza, considera la poesia popolare italiana nei suoi caratteri psicologici e morali; e per questo riguardo, come per le acute considerazioni sociali ed estetiche, essa è tuttora opera assai pregevole.
Bibl.: A. Fioravanti, Bibliografia di E. R., in Arch. stor. pratese, XII (1934), pp. 159-171; A. Lumini, La vita e gli scritti di E. R., in Rivista europea, 1882, e in volume a parte, Firenze 1883 (il Lumini utilizzò le Memorie incompiute, del R., ms. ora presso il Museo del Risorgimento a Firenze); A. Ive, Canti popolari, velletrani, Roma 1907, pp. XII-XV; B. Croce, Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, p. 59. Notizie autobiografiche fornisce il R. stesso nell'indirizzo "al popolo toscano" della sua Storia intima; v. inoltre A. Fioravanti, Undici lettere inedite di E.R., in Arch. stor. pratese, XI (1933), pp. 66-80.