BARBARO, Ermolao
Nacque a Venezia nel 1548, secondogenito di Marcantonio e di Giustina Giustinian. Il 12 febbr. 1596 Clemente VIII lo nominò coadiutore cum iure successionis del fratello maggiore Francesco, patriarca d'Aquileia; con tale carica gli fu conferito il titolo d'arcivescovo di Tiro, e, da parte della Repubblica, gli fu corrisposta una pensione annua di 1000 ducatì, sufficienti al suo decoroso mantenimento. Di questa sua coadiutoria abbiamo gli Ordini generali della visita di Cadore, che vennero editi a Udine dalla tipografia di G. B. Natolini nel 1604.
Morto il fratello il 27 apr. 1616, il B. gli successe il 23 agosto. Il conflitto allora in corso tra gli arciducali e la Serenissima e le devastazioni provocate da questa guerra, specie nel Friuli meridionale, ritardarono sino al 18 luglio 1618, a contesa ormai finita, l'ingresso solenne del patriarca in Udine, ove però, al contrario del predecessore, non fissò la residenza, preferendo rimanere a Venezia; precedentemente, nel concistoro del 22 maggio 1617, gli era stato affiancato come coadiutore, cum futurae successionis spe, il vescovo di Torcello, Antonio Grimani.
Con la cessazione della contesa gradiscana non erano tuttavia cessati i rancori e i sospetti tra le due parti e, di riflesso, ancor più esplicite divenivano le contestazioni alla giurisdizione del patriarca veneto sul territorio arciducale. E il clero della parte austriaca della diocesi assecondava, con le sue rimostranze e lagnanze, le resistenze e le mire politiche di Graz. Per il clero delle nostre zone - spiegavano gli arcidiaconi austriaci alla corte di Graz nel 1622 - il recarsi a Udine espone a molti "incomodi"; per di più tale viaggio, "trovandosi spessissime volte il patriarca a Venezia", poteva rivelarsi del, tutto inutile (dalla rimostranza riportata in C. Morelli, Storia della contea di Gorizia, Il, Gorizia 1855, p. 235). Il B. morì a Venezia il 22 dic. 1622.
Dopo una temporanea collocazione a S. Giorgio Maggiore, i corpi del B. e del fratello Francesco furono trasportati nel 1633 nel monumento funebre eretto nella chiesa di S. Antonio abate a Udine.
Fonti e Bibl.: Venezia, Bibl. Naz., cod. Ital., cl. VII, 8304 (XV), G. A. Capellari Vivaro, Il Campidoglio veneto, I, c. 101 r; Venezia, Civico Museo Correr, cod. Cicogna 2889, G. Priuli, Pretiosi frutti del Maggior Consiglio I, p. 82; G. F. Palladio, Historie della prov. del Friuli, II, Udine 1660, pp. 248, 275 s., 277; E. A. Cicogna, Delle Inscrizioni Veneziane, IV, Venezia 1834, pp. 500, 620; V, ibid. 1842, pp. 43, 576; VI, ibid. 1853, p. 361; C. Morelli, Storia della contea di Gorizia, II, Gorizia 1855, pp. 235 s.; F. di Manzano, Annali del Friuli, VI, Udine 1868, pp. 352, 353, 483; C. von Czoernig, Das Land Górz und Gradisca (mit Einschluss von Aquileia), Wien 1873, pp. 354, 358, 889; C. Yriarte, La vie d'un patricien de Venise au seizième siècle, Paris 1874, pp. 417, 418, 423, 424; G. de Renaldis, Mem. stor. dei tre ultimi secoli del patriarcato d'Aquileia (1411-1751), Udine 1888, pp. 368, 389 s., 393, 394, 398, 425; A. Battistella, Il S. Officio e la riforma religiosa in Friuli, in Atti d. Accad. di Udine, s. 3, 11 (18941895), p. 72; A. Rizzi, Ristretto di storia civile ed ecclesiastica Aquileia, Udine 1899, pp. 73 S.; D. Tassini, La questione storico -giuridica del Patriarcato di Venezia (Aquileia), Genova 1906, pp. 187, 189, 275, 276; Il Seminario di Udine, Udine 1906, pp. 69, 76, 87; I libri commemoriali della Rep. di Venezia, a cura di R. Predelli, VII, Venezia 1907, pp. 75 s., 137; C. Eubel, Hierarchia catholica, III, Monasterii 1910, pp. 127, 342; IV, ibid. 1935, p. 90; P. Paschini, Breve storia del patriarcato, in La Basilica di Aquileia, Bologna 1933, p. 35; L. Alpago Novello, La vita e le opere di Luigi Lollino vescovo di Belluno (i596-1625), in Arch. veneto, s. 5, XV (1934), p. 230; V. Piva, Il patriarcato di Venezia e le sue origini, Venezia 1938, p. 66; E. Marcon, La genesi dell'archidiocesi di Gorizia, in Studi goriziani, XIII (1952), pp. 145, 170; P. Paschini, Storia del Friuli, Il, Udine 1954, pp. 410, 420 n. 22, 423; G. Comelli, Annali tipografici di G. B. Natolini, Firenze 1956, p. 66; G. Biasutti, Storia e guida del Palazzo arcivescovile di Udine, Udine 1958, p. 43; Dictionnaire d'Histoire et de Géographie Ecclés., VI, coll. 586 s.