Scrittore cristiano (forse della fine del 2º sec.); è autore di un trattato Διασυρμὸς τῶν ἔξω ϕιλοσόϕων ("Irrisione dei filosofi pagani") nel quale, partendo dalle parole di s. Paolo sulla sapienza del mondo, giudicata stoltezza presso Dio (I Cor. 3, 19), si applica a dimostrare contraddittorie e ridicole varie affermazioni intorno all'anima e agli ultimi principî delle cose ricavate, di seconda mano, da 20 filosofi pagani.