VISCONTI, Ermes
Letterato, nato a Milano il 15 marzo 1784, morto a Crema il 21 gennaio 1841. Collaborò attivamente al Conciliatore e con articoli, opuscoli e scritti si schierò fra i più pugnaci sostenitori delle dottrine romantiche.
Ricorrono, nei suoi scritti, e più particolarmente nelle Idee elementari sulla poesia romantica - che videro la luce in sei puntate sul Conciliatore, nel 1818 - i motivi più comuni della polemica anticlassica, ripresi e ordinati con pretese sistematiche con l'intenzione di razionalizzare la differenza fra le due scuole e di dare un contenuto dottrinario al romanticismo italiano. Si tratta in realtà d'una precettistica puramente negativa, appoggiata a mediocri filosofemi e limitata nel suo stesso valore pratico da palesi contraddizioni. Alcune delle idee già esposte il V. riprese e sviluppò, sempre sul Conciliatore, l'anno appresso, nel Dialogo sulle unità drammatiche di luogo e di tempo (1819), al quale si riferì espressamente il Manzoni, nella Lettre sur l'unité..., ecc. Del Manzoni il V. fu amico fedelissimo: ne accolse le idee e, seguendone l'esempio, passò dall'indifferenza religiosa alla fede. Fu pure amico di Cl. Fauriel, che tradusse alcuni suoi lavori e al quale il V. inviò un breve e interessante memoriale sul romanticismo. Notevoli, fra gli altri suoi scritti, i Saggi filosofici (Milano 1829), le Riflessioni ideologiche intorno al linguaggio grammaticale dei popoli antichi (ivi 1831) e i Saggi intorno ad alcuni quesiti concernenti il Bello (ivi 1833).
Bibl.: V. conciliatore. Più particolarmente: G. A. Borgese, Storia della critica romantica in Italia, 2ª ed., Milano 1920, pp. 146-65; T. Benedetto, V. e Stendhal, Arezzo 1921; G. Gallavresi, Un memoriale di E. V. sul Romanticismo, in Giorn. st. d. lett. ital., LXXVI, p. 385 segg.; M. Mainetti, Le postille di E. V. a "Gli sposi promesssi" di A. Manzoni, Roma 1922.