LUPPI, Ermenegildo
Scultore, nato a Modena il 21 ottobre 1877, insegna scultura nel Liceo artistico annesso all'Accademia di belle arti di Roma. Iniziato lo studio della plastica nell'Accademia modenese con Giuseppe Gibellini, dopo tre anni vinse il concorso Poletti e si trasferì nella capitale, dove frequentò la scuola di Ettore Ferrari nell'Istituto di belle arti. Le necessità di un'esistenza travagliatissima e un'innata modestia lo costrinsero per lunghi anni a celare il suo nome in numerosi lavori eseguiti per altri. La vittoria conseguita nella gara per il cofano destinato a contenere la bandiera della corazzata Roma lo trasse dall'oscurità. Le sue opere sono dense di sentimento e di pensiero, potenti di vigoria plastica e pervase di malinconia, originali, sincere, italiane, come il bellissimo monumento innalzato in Brescia per i caduti nella guerra mondiale, la Pietà della Galleria nazionale di arte moderna di Roma, il gruppo Senza sole della Galleria d'arte moderna di Firenze e quella tomba della famiglia Pomilio che nel 1921, a Roma, fu a buon diritto giudicata la più forte e nobile scultura di tutta l'esposizione. Il L. ha anche eseguito piccoli gruppi di genere, nei quali la nota sentimentale si spegne talvolta in una sottile ironia.