WOLF-FERRARI, Ermanno
Musicista, nato a Venezia il 12 gennaio 1876. Il padre, August Wolf, era un noto pittore tedesco; la madre, Emilia Ferrari, è invece veneziana. Studiò dapprima, a Venezia, con un dilettante di musica, L. Brusa, e - dotato di singolari attitudini - seppe già in simile scuola, da lui stesso integrata con lo studio dei classici, acquistare una certa abilità nel pianoforte. Adolescente gli fu dato di assistere, a Bayreuth, ad alcune rappresentazioni wagneriane, che produssero in lui una fortissima impressione. Dopo qualche tempo di studî pittorici intrapresi a Roma per volere del padre, il W. si dedica definitivamente alla musica. A 16 anni egli passa a Monaco di Baviera, dove entra all'Accademia musicale per seguire i corsi di J. Rheinberger, il celebre contrappuntista.
Alla fine del primo anno, il W. è già in grado di comporre una Serenata per orchestra d'archi, che viene eseguita e pubblicata. Nel 1895 ritorna in Italia e a Milano dirige una grande società corale. Di nuovo in Germania, lavora a composizioni corali (Thalita kumi [La figlia di Jairo] e teatrali: Cenerentola). Nel 1902, autore già noto, tra l'altro per l'oratorio profano La vita nuova, egli succede a M. E. Bossi nella direzione del Liceo musicale B. Marcello di Venezia. Egli va intanto sviluppando un'intensa attività di compositore, dando ai teatri tedeschi e italiani opere comiche che testimoniano d'una ormai raggiunta personalità stilistica: Le donne curiose (rappr. 1903) e I quattro rusteghi (1906). La fortuna della sua produzione teatrale, cui s'aggiunge - parallela - quella della musica strumentale, aumenta col volgere degli anni, sì che il W. si risolve a dedicarsi esclusivamente alla composizione, lavorandovi con costante fervore nelle sue dimore in Germania (Neu-Biberg in Baviera) e in Italia (Venezia).
Opere: Per il teatro, oltre alle già citate, il W. ha composto le opere seguenti: Il segreto di Susanna (Monaco 1909); I gioielli della Madonna (Berlino 1911); Amor medico (Dresda 1913); Gli amanti sposi (Venezia 1925); Das Himmelskleid (Monaco 1927); Sly (Milano 1927); La vedova scaltra (Milano 1932); Il Campiello (Milano 1936). Per soli, coro e orchestra: La Sulamita (1898), La vita nuova (1902), Thalita kumi (1910); per strumenti: due trii, due sonate per violino e pianoforte, un quintetto, una sinfonia da camera, un Idillio-Concertino per oboe e piccola orchestra, una Suite-Concertino per fagotto e piccola orchestra, oltre a molte pagine per pianoforte, per canto, e tre Suites ancora inedite.
Bibl.: E. Desideri, E. W.-F., in Il Pianoforte, febbraio 1925; E. L. Stahl, E. W.-F., Salisburgo 1936.