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eritromicina

Dizionario di Medicina (2010)
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eritromicina


Il primo antibiotico macrolide (➔), scoperto nel 1952, ad azione batteriostatica o battericida (a seconda delle concentrazioni nel plasma e nei tessuti). L’e. è attiva contro batteri aerobici gram-positivi e altri germi infettanti, nei quali inibisce la sintesi proteica, legandosi alle subunità dei ribosomi.

Indicazioni e veicolazione

Si usa specialmente per le infezioni da streptococchi, da stafilococchi, da Haemophilus influentiae delle alte vie respiratorie (faringiti, otiti, tonsilliti). Molto efficace nella difterite e nella pertosse, a dosaggi elevati è attiva anche nelle infezioni da Mycoplasma pneumoniae, da Legionella, da Clamydia, nel tetano. L’e. si può somministrare per via endovenosa e (molto più frequentemente) per bocca. Assorbita nel tratto iniziale dell’intestino tenue, viene somministrata per via orale sotto forma di sali che ne garantiscano la stabilità nell’ambiente acido dello stomaco (estolato, etilsuccinato di e.); l’antibiotico circola prevalentemente legato alle proteine e diffonde rapidamente in tutti i tessuti, viene escreto in forma attiva con le urine solo in minima parte, mentre è importante il suo metabolismo epatico (viene escreto con la bile).

Effetti collaterali

Come ogni antibiotico, l’e. può provocare reazioni allergiche; tipica però dei macrolidi, e spec. dell’e., è la possibilità di provocare un’epatite colostatica, dovuta al suo particolare metabolismo biliare: si può verificare più facilmente con somministrazioni protratte (per più di tre settimane) e se somministrata sotto forma di estolato (laurilsolfatopropionato), piuttosto che di etilsuccinato. Interazioni farmacologiche sono possibili con altri farmaci che subiscono metabolismo per la stessa via epatica.

Vedi anche
macrolidi Composti organici naturali che presentano, come caratteristica strutturale comune, un anello lattonico macrociclico e che costituiscono prodotti del metabolismo di varie specie di Streptomyces. Ai macrolidi appartengono alcuni antibiotici di largo impiego, tra cui l’eritromicina e l’oleandomicina. claritromicina Antibiotico semisintetico di formula C38H69N13, di struttura simile a quella dell’eritromicina. Polvere biancastra, solubile in acetone, poco solubile in metanolo ed etanolo, insolubile in acqua. Appartiene alla classe dei macrolidi e mostra elevata attività contro Haemophilus influentiae, Streptococcus ... spiramicina Antibiotico, della famiglia dei macrolidi, attivo per via orale, elaborato da Streptomyces ambofaciens, così chiamato perché nei terreni di coltura produce, oltre alla spiramicina, un altro antibiotico, la congocidina. Deve il suo nome al caratteristico aspetto di viticci a molteplici spirali dei filamenti ... oleandomicina Antibiotico, C35H61NO12, attivo sui batteri gram-positivi, isolato nel 1954 da B.A. Sobin, A.R. English e W.D. Celmer da un ceppo di Streptomyces antibioticus coltivato in anaerobiosi e sotto agitazione.
Tag
  • SINTESI PROTEICA
  • INTESTINO TENUE
  • STREPTOCOCCHI
  • STAFILOCOCCHI
  • ANTIBIOTICO
Altri risultati per eritromicina
  • ERITROMICINA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    È un antibiotico ottenuto da un actinomicete isolato da un campione di terra delle Isole Filippine e denominato Streptomyces erythraeus perché produce un pigmento di colore rossastro. Trattasi di un composto monobasico, solubile in acqua alla diluizione dello 0,2% e stabile a pH compresi tra 6 e 8. ...
Vocabolario
-micina
-micina – Secondo elemento compositivo del nome (per lo più registrato) di varî antibiotici tratti da miceti (aureomicina, eritromicina, neomicina, terramicina, ecc.), formati sull’esempio di streptomicina (v.).
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