ADAMSONS, Eriks
Scrittore lettone, nato nel 1907, morto nel 1946.
Le sue raccolte di versi - L'argento nel fuoco, Gli stemmi araldici, L'orologio solare - nelle quali ama riportarsi ai secoli passati, sono caratterizzate da un'acuta sensibilità poetica, da un'ironia fine e riservata, da vivo senso per il colore e da duttilità metrica. Nelle opere in prosa (Le malattie distinte, Il grande cocciuto, Colui che vince se stesso) egli è creatore felice di scene tragicomiche, nonché osservatore arguto delle debolezze umane. Alla moderna letteratura lettone, di cui è uno dei rappresentanti più eminenti, egli ha dato anche il contributo di numerose versioni dall'inglese, da Shakespeare, da Byron e da Kipling.