ERICO d'Auxerre (Hericus o Heiricus Antissiodorensis)
Agiografo e scolastico, vissuto nel sec. IX. Nato verso l'840, entrò nell'abbazia benedettina di S. Germano (Auxerre), dove divenne suddiacono nell'859. Assai versato negli studî teologici e classici, fu maestro efficace, e al suo insegnamento si formarono Remigio di Auxerre e Ucbaldo di Saint-Amand.
Le sue raccolte di sentenze - tratte da Valerio Massimo, dalla patristica, da S. Agostino fino a Boezio e a Beda, che poi andava chiosando attestano dottrina e interesse filosofico. Fu corretto scrittore di Epistolae e Sermones, e si palesa poeta ricercato ed esperto di ritmica nella Vita S. Germani Antissiodorensis, in sei libri di esametri, che dedicava a Carlo il Calvo. Compose in prosa alcuni Miracula S. Germani e collaborò a una storia episcopale di Auxerre: Gesta episcoporum Antissiodorensium (Opere in Migne, Patrol. Lat., CXXIV, coll. 1129-1271).
Bibl.: Hist. littér. de la France, V (1740), pp. 535-43; A. Ebert, Hist. de la littér. du Moyen âge (trad. franc.), Pargi 1883-84, II, pp. 314-22; M. Manitius, Gesch. der lat. Liter. des Mittelalters, I, Monaco 1911, pp. 499-405.