Scrittore tedesco (Dresda 1899 - Monaco di Baviera 1974). Subì l'ostracismo del regime nazista; dopo la guerra si trasferì da Berlino a Monaco, dove fondò la rivista per ragazzi Der Pinguin (1946) e collaborò al cabaret "Die Schaubude"; negli anni 1952-62 fu presidente del Pen Club della Repubblica federale di Germania. Erede dell'illuminismo tedesco, come amava definirsi, usò la schermaglia dell'umorismo o la violenza della satira per denunciare nelle sue "poesie d'uso" l'inerzia del suo tempo, la meschina ottusità della morale borghese, la brutalità militaristica e fascista. Nella ricca e fortunata produzione per ragazzi tende a spezzare il mito della sacralità del mondo degli adulti. Da ricordare i volumi di liriche Herz auf Taille (1928); Lärm im Spiegel (1929); Ein Mann gibt Auskunft (1930); Gesang zwischen den Stühlen (1932); Kurz und bündig (1950); Die Dreizehn Monate (1955). Tra le opere di narrativa, accanto ai libri per ragazzi (Emil und die Detektive, 1928, trad. it. 1954; Pünktchen und Anton, 1931, trad. it. 1932; Das fliegende Klassenzimmer, 1933, trad. it. 1934; Das doppelte Lottchen, 1949, trad. it. Carlotta e Carlottina, 1950; Der kleine Mann, 1963; Der kleine Mann und die kleine Miss, 1967), si segnala soprattutto il romanzo Fabian (1931, trad. it. 1934), amaro apologo della Germania prehitleriana. Ricordiamo ancora i testi teatrali Die Schule der Diktatoren (1956), Das Haus Erinnerung (1958) e l'ultimo romanzo Der Zauberlehrling (1974).