Neurobiologo statunitense di origine austriaca (n. Vienna 1929). Ha compiuto rilevanti studi sui meccanismi molecolari e cellulari dell'apprendimento e della memoria; in particolare ha utilizzato un animale modello, la lumaca di mare Aplysia, per mettere in evidenza due forme di memoria, di breve e di lunga durata. Per queste ricerche nel 2000 è stato insignito, insieme a A. Carlsson e P. Greengard, del premio Nobel per la medicina o fisiologia.
Si è laureato in medicina presso la New York University nel 1956; ha lavorato come psichiatra presso la Harvard medical school di Boston (1960-65); è stato associate professor di fisiologia e psichiatria presso la New York medical school (1965-74). Dal 1974 è prof. di biochimica e biofisica alla Columbia University di New York, dove ha fondato e diretto (1974-83) il Center for neurobiology and behavior. Dal 1984 ha lavorato al Howard Hughes medical research institute della Columbia University. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Wolf per la biologia e la medicina (1999). I contributi scientifici per i quali nel 2000 è stato insignito, insieme con A. Carlsson e P. Greengard, del premio Nobel per la medicina o la fisiologia riguardano i meccanismi molecolari e cellulari dell'apprendimento e della memoria. Con i suoi studi, K. ha potuto dimostrare che la base fondamentale della memoria risiede in una modificazione plastica, a breve o a lungo termine, delle sinapsi; ha inoltre dimostrato che quanto descritto in Aplysia (la lumaca di mare su cui aveva concentrato i suoi esperimenti) si verifica anche nei Mammiferi e ha correlato le modificazioni biochimiche che intervengono durante l'esercizio della memoria con quelle elettrofisiologiche, in partic. con il fenomeno del potenziamento a lungo termine (LTP, sigla di long term potentiation).
Oltre che di una vasta produzione di articoli apparsi su numerose riviste scientifiche, K. è autore di Principles of neural science (in collab. con J.H. Schwartz e T.M. Jessell, 1981), del testo autobiografico In search of memory. The emergence of a new science of mind (2006) e di vari saggi, tra i più recenti dei quali si citano qui The age of insight. The quest to understand the unconscious in art, mind, and brain, from Vienna 1900 to the present (2012; trad. it. 2012), Reductionism in art and brain science. Bridging the two cultures (2017; trad. it. Arte e neuroscienze. Le due culture a confronto, 2017) e The disordered mind: what unusual brains tell us about ourselves (2018; trad. it. 2018).