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Loretan, Erhard

di Antonella Cicogna - Enciclopedia dello Sport (2004)
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Loretan, Erhard

Antonella Cicogna

Svizzera • Bulle (Friburgo), 28 aprile 1959

Guida alpina, nel 1995 è divenuto il terzo ad aver salito i 14 'ottomila', dopo Messner (1986) e Kukuczka (1987). Le sue ascensioni sono in stile veloce e leggero, e privilegiano nuovi itinerari. Iniziò giovanissimo sui monti della Gruyère e dal 1977 (anno in cui scalò quattro volte il Monte Bianco) al 1982 compì numerose e difficili salite sulle Alpi, con una parentesi nelle Ande peruviane (prime salite). In seguito si dedicò all'Himalaya, alternandolo alle Alpi (nel 1989 in inverno salì 40 cime, di cui 30 di oltre 4000 m, in 19 giorni con Jean Troillet, e 13 cime Nord nell'Oberland bernese in altrettanti giorni con André Georges). Esordì sull'Himalaya il 10 giugno 1982, sul Nanga Parbat (8125 m, versante Diamir). Nel 1983 in 17 giorni salì Gasherbrum II (8035 m, 15 giugno), Gasherbrum I (8068 m) con nuova variante lungo lo sperone Nord (23 giugno) e Broad Peak (8047 m, 30 giugno); nel 1984 scalò il Manaslu (8156 m) e sull'Annapurna (8091 m) realizzò la prima ascensione della Cresta Est e la prima traversata integrale di un 'ottomila' nepalese, forse la sua impresa più straordinaria, effettuata con Norbert Joos passando per le cime Est, Centrale e principale e scendendo dal versante Nord. Nel 1985 fu sul K2 (8611 m), poi sul Dhaulagiri (8167 m), che scalò in prima invernale (parete Est) con Troillet e Pierre-Alain Steiner. Nel 1986 con Troillet affrontò l'Everest (8850 m) da Nord (Couloir Hornbein), diretta in stile alpino in 43 ore (andata e ritorno). Il 21 settembre 1990 sul Cho Oyu (8153 m), con Troillet e il polacco Vojchiech Kurtyka, realizzò la prima ascensione no stop in 27 ore per la parete Sudovest e dodici giorni dopo, sullo Shisha Pangma aprì una nuova via alla Sud, 'Central summit' (8008 m). L'anno dopo fu sul Makalu (8481 m, Pilastro Ovest) e nel 1994, sempre con Troillet, sul Lhotse (8511 m), tentando invano la traversata al Lhotse Shar. Poi fu anche in Antartide, sull'Epperly (4780 m), prima salita e in solitario. Nel 1995 tornò allo Shisha Pangma per toccare anche la cima principale (8013 m), poi terminò i 14 'ottomila' il 5 ottobre con il Kangchenjunga (8586 m). Tra le sue salite su big walls, la via nuova alla Est della Torre di Trango (6237 m). Nel 2002 aprì una nuova via alla Nord del Pumori (7145 m).

Vedi anche
Reinhold Messner Alpinista italiano (n. Bressanone 1944). Oltre che a importanti scalate alpine, il nome di Messner, Reinhold è legato alle grandi imprese realizzate nel massiccio himalaiano e nel Karakorum (Messner, Reinhold è stato il primo uomo che abbia scalato tutti i 14 "ottomila" della Terra): nel 1970 traversata ... Urubko, Denis Alpinista kazako (n. Nevinnomyssk, Russia, 1973). Si è formato alpinisticamente sulle vette del Caucaso, ma nel 1993 è fuggito dalla Russia e si è rifugiato in Kazakistan. Qui ha vissuto momenti difficili (anche dal punto di vista economico), prima di essere ammesso nel reparto d’alpinismo dell’esercito ... Shisha Pangma (sanscrito Gosainthan) Cima della catena assiale himalaiana (8018 m), nel Tibet meridionale, presso il confine con il Nepal. Lo Shisha Pangma è il 14° ottomila della Terra e, nonostante si tratti di uno dei più facili da scalare, è stato l’ultimo a essere conquistato. Nel 1964 fu scalato da una spedizione ... Manaslu Gruppo montuoso nella parte occidentale della catena dell’Himalaya, a NO di Katmandu, culminante con una vetta principale alta 8125 m; è il nono monte per altezza tra i quattordici ‘ottomila’ della Terra. ● La vetta fu raggiunta il 9 maggio 1956 dalla spedizione giapponese diretta da Y. Maki, con lo ...
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