In fisiologia, apparecchio che dà la registrazione grafica dei movimenti volontari compiuti da un gruppo sinergico di muscoli. Fu introdotto da A. Mosso (1880).
Con gli e. si studia l’efficienza funzionale di alcuni gruppi di muscoli, determinando il carico ottimale con il quale tali muscoli possono compiere il massimo lavoro, stabilendo il ritmo secondo il quale può prolungarsi indefinitamente un determinato lavoro muscolare. Così, si hanno e. per studiare i movimenti di flessione dell’avambraccio ( e. brachiali), i movimenti che si compiono andando in bicicletta ( ciclo-e.) ecc. Nella registrazione fornita da un e. ( ergogramma) si osserva che la validità delle contrazioni muscolari diminuisce progressivamente, a causa della fatica, con un comportamento caratteristico per ogni individuo.