ERGASTINE (gr. ἐργαστῖξαι)
Così erano chiamate le fanciulle ateniesi incaricate di tessere il peplo di Atena per le grandi Panatenee. Da alcune iscrizioni si apprende che esse venivano premiate con corone d'olivo e che i loro nomi venivano incisi in una stele commemorativa presso il tempio della dea. Esse appartenevano alle famiglie più nobili come quelle degli Eumolpidi e dei Licomidi; nel lavoro erano assistite anche da donne mature, dette anche ergastine, e potevano valersi probabilmente dell'aiuto delle loro schiave. Il lavoro cominciava l'ultimo giorno di Pianepsione, dedicato a Efesto e ad Atena Ergane.
Bibl.: Hiller v. Gärtringen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, coll. 43-431; P. Stengel, Die griech. Kultusaltertümer, Monaco 1920, pp. 224, 234.