Città dell’Armenia (1.080.324 ab. nel 2017), capitale, a partire dal 1921. È situata sul fiume Razdan al centro di un altopiano circondato da montagne, a 1040 m s.l.m. in vista dell’Ararat. L’industria, il cui sviluppo è stato notevole a partire dagli anni 1920, è attiva nei rami tessile, metallurgico (alluminio), chimico (caucciù sintetico), automobilistico. Stazione sulla linea ferroviaria Tbilisi-Gyumri-Tabriz; è sede aeroportuale.
E. (ossia «la visibile», perché secondo la leggenda fu scorta per prima da Noè dopo il diluvio) è ricordata dalle fonti storiche la prima volta nel 7° sec. d.C. Dopo il 1921, ha visto un grande sviluppo urbanistico e un’intensa attività costruttiva ed è divenuta sede di importanti istituzioni culturali (università, Galleria d’arte dell’Armenia, Museo storico dell’Armenia, Museo d’arte e letteratura E. Charenc, biblioteca Miasnikian, il ricchissimo archivio di manoscritti Matenadaran). Dopo la Seconda guerra mondiale vi sono affluiti Armeni provenienti specialmente dalla Turchia.