ERETRIA
(XIV, p. 207)
La moderna E. fu fondata nel 1834 col nome di Nea Psarà sul posto dell'antica E., di cui prese più tardi nuovamente il nome. L'antica città sorse nel secolo 8° a. C. per la fusione (synoikismos) di diverse comunità preesistenti, come quella di Lefkandi (v. in questa Appendice) e forse quella di Amarynthos.
Secondo Omero (Il. 2,537), gli Eretriesi avrebbero partecipato alla guerra di Troia. Nel corso del secolo 8° Eretriesi e Calcidesi fondarono delle cittàcolonie (apoikiai) nella Calcidica, a Corfù, in Sicilia e in Campania (IschiaPithekussai, Cuma), mantenendo rapporti commerciali con le isole e le coste del Mediterraneo orientale. La città-madre si consolidò sin dall'inizio del 7° secolo sotto l'impatto della guerra lelantina che la oppose alla città di Calcide.
Nel 500-499 E. intervenne con Atene nell'insurrezione delle città ioniche contro l'espansione persiana. I Persiani la distrussero nel 490, poco prima della loro sconfitta a Maratona. Aderì alla Lega attica dalla quale, dopo un tentativo fallito nel 446, si liberò definitivamente nel 411. Il successivo periodo d'indipendenza fu accompagnato da un'importante attività urbanistica (cinta muraria, agorà, teatro, ginnasi, ricche case private). Dopo la battaglia di Cheronea (338 a. C.) entrò nella sfera d'interesse della Macedonia e quindi nelle vicende delle guerre macedoniche. Nel 198 venne assediata e distrutta dai Romani sotto Tito Quinzio Flaminino (Liv. 32,16). Alleata di Mitridate contro Roma, E. sembra aver subito una sorte simile a quella di Atene nell'86 a. C. La ricostruzione rimase scarsa; le fonti epigrafiche e letterarie si esauriscono nel corso dei secoli successivi. Una serie di monete emessa tra 180 e 193 d. C. e la base di una statua dedicata a Caracalla (211-17) testimoniano tuttavia di una certa vita municipale durante l'età imperiale.
La città attuale venne fondata pochi anni dopo la costituzione della Grecia moderna, sotto il governo del re Ottone che affidò il progetto all'architetto E. Schaubert, autore della contemporanea pianta urbanistica di Atene capitale. Fermata dalla malaria, l'urbanizzazione riprese in seguito alla bonifica dopo la seconda guerra mondiale. Estranea a ogni sviluppo industriale e dotata di una scarsa produzione agricola e ittica, E. possiede oggi una notevole infrastruttura turistica favorita dal porto e dal collegamento con la vicina costa dell'Attica.
La ricerca archeologica ebbe inizio nel 1885 con lo scavo delle necropoli (C. Tsountas). Dal 1891 al 1895 la Scuola archeologica americana di Atene mise in luce il teatro, il vicino tempio e il ginnasio settentrionale. Sin dal 1897, K. Kourouniotis scoprì il tempio di Apollo, la vicina fontana pubblica, il ginnasio meridionale, i bagni del porto, la porta occidentale, la tomba macedone. Il tempio di Iside venne scavato nel 1914; nel 1961 C. Petrakos scoprì la tholos dell'agorà di età classica. Sin dal 1964 la Missione archeologica svizzera, convertita in Scuola archeologica nel 1975, svolge una ricerca continua sull'antica Eretria. Negli ultimi anni è stata accertata l'esistenza di insediamenti preistorici sull'acropoli e vicino alla costa; sotto il tempio di Apollo del secolo 6° a. C. sono stati messi in luce due santuari dei secoli 8° e 7°. Allo stesso periodo di fondazione vanno attribuite diverse abitazioni e una necropoli convertita in heroon all'inizio del secolo 7°. La struttura urbana di tipo ''irregolare'' risulta dalla situazione geologica particolare di un delta alluviale che si riflette parzialmente nell'assetto stradale della città. I programmi urbanistici dell'inizio del secolo 7° e della metà del 6° a. C., orientati secondo le esigenze di bonifica dello stesso spazio urbano, comportano, oltre a importanti opere di canalizzazione, la ricostruzione della cinta muraria, del principale santuario urbano, dell'agorà, del porto. L'edilizia privata è documentata soprattutto per i secoli 4° e successivi, ai quali appartengono anche la maggior parte delle costruzioni pubbliche, il teatro, i ginnasi, l'agorà ricostruita al di sopra di quella arcaica. Distrutta in età ellenistica, abbandonata fino al secolo scorso e scarsamente costruita fino agli anni recenti, E. presenta condizioni ideali per la ricerca archeologica di una metropoli antica. Vedi tav. f.t.
Bibl.: P. Auberson, K. Schefold, Führer durch Eretria (1972); Eretria, in Ausgrabungen und Forschungen, 1-6 (1968-78); Rapporti preliminari in Antike Kunst, 7 (1964), 9 (1966), 11 (1968), 12 (1969), 14 (1971), 17 (1974), 23 (1981), 25 (1982), 30 (1987), 32 (1989), 33 (1990).