FILONE, Erennio ('Ερέννιος Φίλων, Herennius Philo)
Grammatico e storico nato a Biblo, che ebbe grande importanza nell'età di Adriano e nella successiva specialmente per le sue opere retoriche e grammaticali che furono fonte principale, forse anche più di quanto non appare dalle citazioni, ai lessici di Ammonio, Tolomeo, Simeone, Esichio Milesio, Oro, Stefano Bizantino; da questi derivano in buona parte i frammenti che delle opere sottoindicate sono giunti fino a noi. Filone prese il nome di Erennio dal console suffecto Erennio Severo, del quale fu liberto.
Fra le opere grammaticali di F. ricordiamo: Sul dialetto dei Romani, Sulla Crestomazia, Sui verbi, Sulle sinonimie, Sull'acquisto e scelta dei libri in almeno 12 libri, cui appartengono forse anche gli 'Ιατρικά o Sui medici. Letteraria e storica a un tempo era l'opera in 30 libri Sulle città ed i loro cittadini illustri che Elio Sereno compendiò in tre libri. Fra i lavori storici sono ricordati i tre libri di Storie mirabili, quello Sull'impeo di Adriano e soprattuao la Storia fenicia in nove libri che comprendeva anche quella Sui Giudei e Sulle lettere fenicie. Questa storia si presenta rimaneggiamento di quella attribuita a Sanconiatone. Del proemio dell'opera dà estratti Eusebio: vi si tratta dell'origine dell'incivilimento umano con strano sincretismo di concezioni orientali e occidentali, colorito ellenisticamente secondo la tendenza evemeristica del tempo (v. fenici). I frammenti in Müller, Fragm. Histor. Graec., III, 560-576.
Bibl.: E. Rohde, Philo von Byblos und Hesych. v. Milet, in Rh. Mus., XXXIII-XXXIV (Kleine Schr., I, pp. 130 segg., 365 segg.); B. Niese, De Stephano Byz. auct. comm., I, Kiel 1873; P. F. Atenstädt, Quellenst. zu Steph. v. Byz., I, Schwarzenberg 1910; R. Reitzenstein, Gesch. d. griech. Etym., Lipsia 1897, p. 320; A. Gudemann, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, coll. 650-661