ROSELLI, Ercole
Patriota, nato a Roma il 15 maggio 1818, morto ad Ancona il 21 gennaio 1905. Fece a Roma studî di matematica e di astronomia, e fu uno dei fondatori della Specola Capitolina. Nel 1848 insegnò alla scuola dei cadetti e, avvenuta nell'aprile del 1849 l'invasione francese contro la Repubblica Romana, il R. ebbe il 12 maggio il comando del battaglione universitario romano, partecipando, col grado di maggiore, alla difesa della città. Dopo la resa continuò a rimanere in Roma, e godette dell'amnistia del 18 settembre 1849, sia pure sotto rigorosa sorveglianza. Il 2 febbraio 1850 uscì furtivamente dalla città e, giunto in Ancona, s'imbarcò per Corfù, da dove andò a Costantinopoli e di là a Genova, entrando in relazione con gli esuli romani ivi rifugiati. Quando nel luglio del 1853 fu preparata in Genova quell'esigua spedizione che doveva penetrare in Roma, liberare i detenuti politici delle carceri di San Michele, poi gli altri relegati nel forte di Paliano, e proclamare l'insurrezione, il R. precedette quegli animosi, che furono facilmente catturati. Arrestato anch'egli, fu condannato a vent'anni di carcere nel forte di Paliano, e fu liberato solo nell'ottobre del 1860.
Ottenne un ufficio di bibliotecario alla Comunale della città di Ancona, dove anche insegnò matematica all'Istituto tecnico.
Bibl.: G. Santini, Ancona nel 1848-49, Macerata 1927; Mazzini (ediz. nazionale, volumi XXV e XXVII dell'Epistolario).