MARELLI, Ercole
Industriale, nato a Milano nel 1867, morto ad Azzano, sul Lago di Como, il 28 agosto 1922. Di umile famiglia, lavorò prima come stereotipista, dal 1882 nel Tecnomasio Cabella dove ebbe modo di spiegare singolari attitudini meccaniche. Nel 1888, per conto dell'impresa, M. si recò ad Asunción per il montaggio di una serie di macchine elettriche. Nel 1891 abbandonò il Tecnomasio e iniziò a Milano, in una modesta officina, la fabbricazione di piccoli apparecchi elettro-medicali. Nel 1896 cominciò a fabbricare agitatori d'aria. Riuscì con mirabile capacità organizzativa a sviluppare l'impresa e, trasferito lo stabilimento a Sesto S. Giovanni, ne estese gradualmente l'attività fino alla costruzione di grande macchinario elettrico, locomotori e macchine marine. L'azienda, dal 1900 società in accomandita E. Marelli e C. e dal 1920 società anonima, oggi è un grande complesso industriale con stabilimenti della potenzialità di 2000 HP, con filiali e case alleate nei principali paesi del mondo, e con 7 mila persone impiegate. Durante la guerra il M. aveva fabbricato anche magneti per automobili, e nel 1919 creava la società anonima Fabbrica italiana magneti Marelli, che ben presto estendeva la sua attività alla costruzione delle batterie di accumulatori e dava vita all'industria della radio e delle valvole radioelettriche.
Per i grandi meriti industriali, il Marelli, che fu anche promotore di numerose istituzioni di carattere sociale, fu nominato nel 1912 cavaliere del lavoro. Nella sua opera, egli ebbe per intimo collaboratore, fino dai primi anni, A. S. Benni, il quale gli successe in seguito nella direzione dell'impresa.