BOTTRIGARI, Ercole
Umanista e studioso di teoria musicale, nato a Bologna il 24 agosto 1531 morto a S. Alberto di Piano il 30 settembre 1612. Attese prima allo studio delle lettere greche, ebraiche e latine, e poi delle matematiche, dell'astronomia e della filosofia, pubblicando anche dei trattati. Nella musica soprattutto si compiacque dedicarsi allo studio delle teorie armoniche antiche per confrontarle con quelle del suo tempo. Sono da ricordare, fra l'altre, le seguenti opere in forma di dialogo: Il Patrizio ovvero da Tetracordi armonici di Aristosseno (pubblicato dal Benacci, 1594), Il Trimerone ossia dei fondamenti armonici, Il Desiderio ovvero dei concerti dei varî strumenti musicali, che venne alla luce la prima volta a Venezia sotto il nome di Alemanno Benelli (1594); il Melone, discorsi armonici, edito a Ferrara nel 1602, oltre a molte traduzioni dal greco e dal latino di trattati musicali, rimaste tuttora inedite, come: I cinque libri di musica di A. M. S. Boezio; Della musica mondana, trattato di Macrobio Ambrosio, A. Teodosio, ecc.,
Il nome di Alemanno Benelli, che figurava autore del Desiderio, non è altro che l'anagramma di Annibale Melone, decano dei musici della Signoria di Bologna e amico devoto del Bottrigari, il quale l'aveva convinto di dare il trattatello alle stampe. Alla improvvisa morte del Melone, G. M. Artusi, (v.) ebbe dalla vedova tutti i manoscritti musicali del defunto e, persuaso che fossero opera di lui, ne trasse materia per il suo libro L'Artusi ovvero delle imperfettioni della moderna musica. Il B. però non esitò a svelare di esser lui il vero autore tanto del Desiderio quanto delle altre opere. Ne seguirono aspre polemiche.
Bibl.: E. Bottrigari, Notizie del Cav. E. B., Bologna 1842; G. Gaspari, Dei musicisti bolognesi al XVI sec., ecc., in Atti e Mem. d. R. Deput. di storia patria per le prov. di Romagna, s. 2ª, II; G. Manzoni, Della sconosciuta tipografia bolognese aperta nel 1547 nella casa del cav. e conte Palatino G. B. Bottrigari, ecc., in Atti e Mem. d. R. Deputaz., ecc., s. 3ª, I, 1883.