Incisore pisano, attivo a Firenze dal 1638 circa, allievo di G. Parigi e buon imitatore di J. Callot e di S. Della Bella; predilesse le figurazioni guerresche e di caccia, paesaggi e marine. Fu ciambellano di corte a Innsbruck, maestro di campo del granduca di Toscana, castellano della fortezza di Livorno e governatore di quella di Siena.