ERCHEMPERTO
Longobardo beneventano, forse nato di nobile famiglia teanese da un Adelgario poco oltre la metà del sec. IX. Fra le agitazioni della contea capuana, perdette nell'886 tutti i suoi beni; divenuto monaco cassinese, dopo nuove peripezie, nell'887 andò ambasciatore dell'abate Angelario presso Stefano V a difendere il monastero contro Atenolfo di Capua. Visse ancora qualche anno, ma luogo e data di morte sono ignoti. Oltre a versi, inediti, aggiunti al martirologio di Beda, e ad altri, perduti, contro il vescovo Landone di Capua, compose una cronaca rozza e pretensiosa, ma importantissima per la storia locale, preziosa testimonianza d'una età, d'una cultura, d'un uomo singolare (Erchemperti historia Langobardorum Beneventanorum, in M. G. H., Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum, p. 231 segg.).
Bibl.: Manitius, Geschichte der lat. Litteratur des Mittelalters, I, Monaco 1911, p. 709 seg.; G. Falco, in Civiltà moderna, III (1931), p. 31 segg.