ERASISTRATO ('Ερασιστρατος, Erasistrătus)
Fondatore di una scuola medica di grande rinomanza, visse in Alessandria nel sec. III a. C., fu scolaro di Crisippo della scuola di Cnido, rimase per qualche tempo alla corte di Seleuco Nicatore, morto nel 280 a. C. e, secondo alcuni degli antichi, curò il di lui figlio Antioco.
Nessuna delle sue opere s'è conservata, ma i nomi di circa dodici libri da lui scritti sono citati da Galeno, da Celio Aureliano e da altri autori (Καϑ'ὅλον λόγοι; Περὶ τῶν διαιρέσεων; ‛Υγιεινά; Περὶ τῶν κατὰ τὴν κοιλίαν παϑῶν; Περὶ αἵματος ἀναγωγῆς; Περὶ ποδάγρας; Περὶ δυνάμεων καὶ ϑανασίμων; ecc.). Il più celebre fra i suoi scritti sembra essere stato quello delle febbri (Περὶ πυρετῶν).
Secondo E. il corpo umano è composto di atomi i quali vivono soltanto per la forza del calore. E. afferma che un'altra forza dominante nell'organismo è l'orrore del vuoto; in ogni parte del corpo nella quale si forma uno spazio vuoto, esso deve venire immediatamente colmato: così egli spiega la fame e la sete, la digestione e la respirazione. La sua dottrina della circolazione del sangue dimostra come egli si fosse seriamente occupato di studî anatomici: descrisse le valvole cardiache (τριγλώχινες), ma affermò che le arterie non contengono che aria. Attribuì la pulsazione dei vasi esclusivamente all'attività del cuore; studiò molto attentamente l'anatomia e la fisiologia del cervello; avvertì l'importanza della sostanza grigia; notò come dovunque nel corpo nervi, arterie e vene decorrano vicini; tentò di spiegare la fisiologia del movimento. Fu il primo che ebbe il coraggio di limitare l'uso del salasso ed ebbe dai suoi nemici il soprannome di emofobo (αἱμόϕοβος); in terapia introdusse innovazioni oltremodo importanti, fu il primo ad adoperare il catetere ricurvo, a descrivere la cirrosi del fegato e a sconsigliare la paracentesi nell'idropisia affermando che essa fa cessare il sintomo ma non guarisce la causa della malattia. Ebbe gran numero di scolari, fra i quali i più celebri furono Menodoro e Icesio di Smirne. La scuola d'Erasistrato si mantenne a Roma, dopo la decadenza delle scuole alessandrine, fino al sec. II d. C. La moderna critica storica riconosce a questo insigne medico, anatomico e fisiologo una parte importantissima nell'evoluzione del pensiero medico.
Bibl.: R. Fuchs, Erasistratos, in Handbuch der Geschichte der Medizin, Jena 1902, I; M. Wellmann, Erasistratos, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 333 segg.