ERACLE (‛Ηρακλῆς)
Figlio illegittimo d'Alessandro Magno, che questi ebbe nell'anno 332 a. C. da Barsine, figlia di Artabazo, satrapo della Frigia. Alla morte di Alessandro, E. si trovava con la madre a Pergamo; ivi rimasero fino a quando, nell'anno 310, Poliperconte, d'accordo con Antigono, chiamò E. in Grecia per sostenerlo quale pretendente al trono paterno, in opposizione a Cassandro (v. poliperconte; cassandro). Ma, venuto Poliperconte ad accordi con Cassandro, dové sacrificare il pretendente e fece uccidere E. durante un banchetto (310-309 a. C.). Il Tarn ha avanzato l'ipotesi che E. non sia stato che un pretendente sollevato da Poliperconte per motivi politici e a tale scopo fatto credere figlio di Barsine e d'Alessandro.
Bibl.: Schoch, in Pauly-Wissowa, Real Encyclopädie, IV, Supplem., col. 731 segg.; H. Berve, Das Alexanderreich auf prosopograph. Grundlage, Monaco 1926; II, p. 168; K. J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., IV, p. 64 e 139; Tarn, in Journal of Hellenic Studies, XLI, p. 18 segg.