equatore
equatóre [Der. del lat. aequator -oris, da aequare "rendere uguali" (il giorno e la notte), riferendosi all'e. terrestre: v. oltre] [ASF] E. celeste: l'intersezione della sfera celeste con il piano dell'e. terrestre (v. oltre) e quindi la circonferenza massima della sfera celeste a 90° dai poli celesti; non è fisso rispetto alle stelle a causa sia della precessione degli equinozi e della nutazione terrestre, sia della migrazione dei poli terrestri: v. astronomia: I 208 c. ◆ [ASF] E. galattico: la circonferenza massima della sfera celeste a 90° dal polo boreale galattico, che si trova presso la stella 31 Comae della costellazione della Chioma di Berenice; segna al-l'incirca la linea mediana della Via Lattea; il suo piano è quello fondamentale per le coordinate galattiche e, a differenza dell'e. celeste, non è soggetto a variazioni per i moti terrestri di precessione, di nutazione e di migrazione dei poli: v. astronomia galattica: I 221 c. ◆ [GFS] E. geografico, o terrestre: la circonferenza massima della sfera terrestre perpendicolare all'asse terrestre, luogo dei punti distanti 90° dai poli terrestri e in cui la durata del giorno, di 12 ore, è uguale a quella della notte durante tutto l'anno; la latitudine dei suoi punti è, per definizione, zero e la sua lunghezza è di circa 40 000 km; divide la Terra nei due emisferi boreale o settentrionale, con il polo nord, e australe o meridionale, con il polo sud; non è rigorosamente costante sulla superficie terrestre, a causa della migrazione dei poli terrestri. ◆ [GFS] E. geomagnetico, o magnetico: la linea luogo dei punti della superficie terrestre nei quali l'inclinazione magnetica è nulla, cioè dove il vettore del campo magnetico terrestre è orizzontale; è piuttosto irregolare (v. magnetismo terrestre: III 539 d) e, inoltre, la sua giacitura locale è soggetta a variare nel tempo, anche in intervalli di tempo relativ. brevi, seguendo le complesse vicende temporali del campo geomagnetico. ◆ [GFS] E. termico: nella meteorologia, linea che si ottiene congiungendo i punti di ogni meridiano che hanno avuto, in un determinato intervallo di tempo (per es., un certo mese di un certo anno), la temperatura media più alta (non si tratta quindi di un'isoterma, dato che in generale tale temperatura locale non è la stessa); la sua posizione media, data la distribuzione asimmetrica dei continenti e degli oceani, giace a nord dell'e. geografico e si sposta nel corso dell'anno, raggiungendo la latitudine massima di circa 15° N nel mese di agosto, all'incirca nel Mar dei Caraibi.