EPOMANDUODURUM
La città antica, identificabile con Mandeure, paese nel Dipartimento del Doubs in Alsazia, fu centro commerciale importante, situato lungo la via romana che da Marsiglia si dirigeva verso le vallate del Rodano e del Doubs sino al Reno.
Durante gli ultimi decennî, si sono ripresi gli scavi (iniziati nel corso del 1800) in alcuni punti della città.
Sono state messe in luce le estremità meridionali e settentrionali del teatro, che hanno permesso di calcolare un diametro di 42 m. I muri esterni di esso sono mal conservati; al contrario i due muri interni delle pàrodoi sono conservati per 4 m di altezza. In essi si aprivano due porte che davano accesso alle scale che mettevano in comunicazione le pàrodoi col corridoio situato sopra agli ingressi laterali di N e 8. All'interno, solo la seconda delle tre praecinctiones è conservata interamente. L'orchestra misurava 9 m di diametro. Per il momento non è stata avanzata alcuna ipotesi sulla datazione di questo edificio. In località Les Rangiers Jacquot sono apparsi resti di un'abitazione; un ambiente di essa presenta un pavimento a mosaico in bianco e nero, con un motivo a losanghe convergenti, con rombi negli incavi. Il bordo è formato da girali di foglioline d'edera: sondaggi sotto il pavimento indicano come terminus post quem l'età giulio-claudia. In località Sablière Paicheur si sono scavate quattro costruzioni pressochè quadrate con muri alti 1,50-2 m. Esse erano con ogni probabilità dei silos, dal momento che in fondo ad uno di essi si sono rinvenuti is kg circa di grano carbonizzato e un grosso frammento di mola. Mentre i muri esterni non rivelano differenti fasi di costruzione, il riempimento interno è chiaramente stratificato. Esso non è ancora stato completamente studiato, ma un esame preliminare ha permesso di individuare nello strato più basso una moneta di Claudio, fibule, e terra sigillata della fabbrica della Graufesenque (officina di Calvus) quindi ceramica tipica del periodo di Nerone e Vespasiano. Negli strati superiori nulla sembrerebbe posteriore alla fine del I o all'inizio del II sec. d. C.
Scavi sporadici hanno fornito vario materiale tra cui una statuetta di bronzo raffigurante Hypnos, di stile molto rozzo e di fattura sicuramente locale.
Bibl.: Per la strada romana: Bull. Arch., 1930-31, pp. 491 s.; 1934-35, p. 581 ss. Scavi di E.: Gallia, VI, 1948, pp. 319, 337; 461; VIII, 1950, p. 155; XI, 1953, p. 136; XII, 1954, p. 471, fig. 4 (orchestra del teatro); XIV, 1956, p. 283, fig. i (pianta del teatro); XVIII, 1960, p. 251; XX, 1962, p. 522; XXII, 1964, p. 393. Per la statuetta di Hypnos: Y. Jeannin, Une statuette d'Hypnos trouvée a Mandeure, in Revue de l'Est et du Centre Est, 14, 1963, p. 118 ss.