Vedi ANDHRA, Epoca dell'anno: 1958 - 1994
ĀNDHRA, Epoca
Periodo della storia e dell'arte dell'India, cosiddetto dal nome della dinastia dominante. Gli Ā. che, secondo le iscrizioni, erano chiamati anche Sātavāhana, regnavano sul Deccan; ci sono noti pel tramite dei Purāna (libri sacri hindu di argomento epico e mitologico), che però si contraddicono nel numero dei re e nella durata stessa del regno. Gli Ā. erano anche menzionati tra i popoli non ariani dall'Aitareyabrāhmaṇa, e l'editto XIII di Ashoka li annovera tra i popoli soggetti all'autorità di quel monarca.
La regione chiamata "paese degli Ā." (Āndhradesha) si estende ad E, tra le foci del Kistna e del Godavari. Il primo re di cui furono ritrovate in questa regione iscrizioni e monete è Shrī Pulumāvi, del II sec. d. C. Sembra che la regione debba il suo nome al fatto che l'ultima sovranità cui fu sottomessa fu quella degli Āndhra. Le prime iscrizioni degli Ā., scritte in pràcrito, sono state trovate a Nasik e a Nanaghat, nella regione dei Ghati occidentali, e datano, verosimilinente, dalla prima metà del II sec. a. C. D'altra parte, l'arte degli A. non è rappresentata solo dagli stūpa della regione di Amarāvatī, ma anche dalle sculture degli chaitya di Karli e di Kanheri e dalle pitture della grotta X di Ajanta, anch'esse nella regione occidentale del Deccan (v. le singole voci).
Si distinguono un primo e un tardo periodo A. (72-25 a. C.; 25 a. C.-320 d. C.). Al primo periodo appartengono monumenti come il grande stūpa di Sanchi; il secondo si pone stilisticamente tra l'arte dei Kuṣāna e quella del periodo Gupta. L'arte Ā. ha caratteri indiani più accentuati che non l'arte dei territorî sottoposti ai Kuṣāna; tuttavia i contatti con l'Occidente (Tolomeo ricorda basi commerciali romane; monete e frammenti di ceramica romani sono stati rinvenuti nel territorio) e con altri paesi dell'Oriente (Ceylon, Gandhara, Bengala, Cina, Indonesia, Burma), furono assai intensi.
Bibl: Sivaramamurti, Amarāvati Sculptures in the Madras Government Museum, Madras 1942; D. Barrett, Sculptures from Amarāvatī in the British Museum, Londra 1954; B. Rowland, The Art and Architecture of India2, Harmondsworth 1956, pp. 56-62; pp. 115-20.