EPISPADIA (dal gr. ἐπί "sopra" e σπάδων "eunuco")
Malformazione congenita caratterizzata dall'apertura dell'uretra alla parte superiore del pene nell'uomo, della clitoride nella donna. È assai rara, in specie nell'uomo, nel quale si rinviene circa una volta su cento casi d'apertura dell'uretra alla parte inferiore del pene, malformazione che prende il nome d'ipospadia (v.); nella donna è un po' meno rara. Per l'etiologia pare abbia valore l'ereditarietà.
Si possono distinguere alcune varietà d'epispadia, rappresentate da varî gradi della lesione. Nell'uomo l'epispadia può essere: balanica (l'orificio dell'uretra si trova nella parte superiore del solco balano-prepuziale); peniena (l'orificio uretrale si trova nella parte superiore del pene in un punto qualunque fra il solco balano-prepuziale e la radice del pene); sottopubica (orificio uretrale al disotto del pube); vescicale (la lesione oltre che sull'uretra è sulla vescica, di cui manca la parete anteriore, prendendo il nome di estrofia della vescica). Le due prime varietà sono più rare, più frequenti invece le ultime due, che vanno anche col nome di penoscrotale. Nell'epispadia balanica il pene ha conformazione normale, soltanto talora è accorciato e il glande incurvato in alto; nella peniena il pene è più piccolo, incurvato in alto e torto, lo scroto talora diviso e il testicolo spesso arrestato nella sua discesa; nella penoscrotale manca tutta l'uretra anteriore e posteriore, lo scroto è diviso, il testicolo arrestato nella discesa. Nella donna si distinguono le seguenti varietà o gradi: clitoridiana (l'orificio dell'uretra si trova al disopra della clitoride); sottosinfisaria (l'orificio uretrale è sotto la sinfisi pubica e la clitoride divisa in due metà; retrosinfisaria (orificio uretrale dietro la sinfisi che ha le ossa pubiche divaricate, venendo così a mancare tutta l'uretra). S'associano talora anomalie della vagina e dell'utero.
La genesi della malformazione risale a turbe dello sviluppo embriologico: nell'uomo l'epispadia balanica e peniena dipendono da ectopia della cresta uretrale che si sviluppa dorsalmente al tubercolo genitale, la penoscrotale è dovuta ad arresto di sviluppo della membrana uro-genitale; nella donna si tratta d'incompleto sviluppo della parte inferiore del seno uro-genitale, con duplicità del tubercolo genitale. La terapia chirurgica consiste, qualunque metodo venga prescelto, in tre elementi principali, che si traducono spesso in tre tempi dell'atto operatorio e cioè: liberazione del pene e suo raddrizzamento; creazione di un nuovo canale uretrale; innesto del nuovo canale nel canale uretrale posteriore.