EPIMACO ('Επίμαχος, Epimăchus)
Architetto ateniese fiorito verso la fine del sec. IV a. C. Fu al servizio di Demetrio Poliorcete, all'assedio di Rodi, e, per espugnare questa città, ideò una macchina d'assalto, chiamata helepolis da Vitruvio, consistente in una torre rotabile di legno, larga alla base piedi 60 (m. 17,82) e alta piedi 135 (m. 40,09). La base era quadrata e le pareti rastremate verso l'alto; nell'altezza, la macchina era suddivisa in circa 16 piani, a gallerie illuminate da feritoie, e terminava con una terrazza difesa da una merlatura. Ogni piano era munito d'una riserva d'acqua per spegnere gl'incendî. Internamente, un vano lungo l'asse mediano serviva per il montaggio dei proiettili; esteriormente, le pareti erano difese da un rivestimento di cuoio fresco, per annullare l'effetto delle torce ardenti.
Bibl.: E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 160; M. Schede, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, p. 579.