epilessia
Se nel cervello c'è un eccesso di elettricità
L'epilessia è una malattia dovuta ad alterazioni dell'attività elettrica del cervello che possono dar luogo a sintomi assai diversi: dalla perdita di coscienza con irrigidimento dei muscoli di tutto il corpo a brevi stati di isolamento dal mondo circostante, alla percezione di odori inesistenti e molto altro ancora
Si ha una crisi epilettica quando la trasmissione di impulsi elettrici di un gruppo più o meno numeroso di cellule nervose diventa esagerata. Questi impulsi possono provocare sintomi diversi, a seconda della regione del cervello da cui partono.
Se l'attività eccessiva riguarda tutto il cervello (crisi generalizzate) si verifica quasi sempre una perdita di coscienza. Alcuni malati cadono a terra, contraggono tutti i muscoli (la persona arriva a mordersi la lingua), hanno scosse in tutto il corpo (convulsioni) e, spesso, perdita di urine. In altri casi la crisi consiste solo in un'assenza, per cui il malato resta con lo sguardo fisso nel vuoto senza percepire ciò che succede intorno a lui.
Se la scarica elettrica resta confinata in un'area del cervello (crisi parziale) i sintomi sono limitati alla funzione di quell'area. Se l'attività elettrica anormale origina da un'area che controlla i movimenti, il malato avrà contrazioni e scuotimenti di un braccio o di una gamba; se origina da una regione che ha a che fare con il linguaggio, non riuscirà a parlare o emetterà suoni incomprensibili. Esistono inoltre crisi con disturbi della sensibilità, in cui si percepiscono sensazioni, immagini, suoni, odori o sapori inesistenti. In altri casi i sintomi sono più complessi, per cui si può avere uno stato confusionale o si possono compiere gesti o azioni senza accorgersene.
La crisi epilettica dura generalmente da pochi secondi a pochi minuti. Se la crisi non termina si parla di stato di male epilettico.
Ancora non sappiamo da che cosa sia provocata l'eccessiva attivazione dei neuroni che è alla base dell'epilessia. Tutti abbiamo una predisposizione più o meno marcata ad avere crisi epilettiche, che in parte dipende da fattori genetici. Quindi, gli individui di una famiglia hanno una predisposizione abbastanza simile, perché tramandata con i geni dai genitori ai figli. Esistono poi fattori che possono aumentare questa predisposizione, come nel caso di lesioni cerebrali determinate da malattie del sistema nervoso e da traumi, o anche di malattie che alterano la quantità di determinate sostanze nel sangue.
Poiché l'epilessia può essere associata ad altre malattie, quando si manifesta per la prima volta una crisi è necessario eseguire esami come la risonanza magnetica (diagnostica per immagini), che mostra immagini molto accurate del cervello, e l'elettroencefalogramma, che registra l'attività elettrica del cervello.
Esistono cure abbastanza efficaci, anche se alcune volte le crisi sono resistenti a tutti i medicamenti e diviene necessario ricorrere a un intervento chirurgico per rimuovere i neuroni malati.
Esistono molte false credenze legate all'epilessia. È stata ritenuta una maledizione divina, e i malati sono stati considerati come posseduti dal demonio; all'epoca della caccia alle streghe l'epilessia veniva indicata come un criterio per identificarle. Ancora oggi molti pensano che un epilettico sia pazzo o poco intelligente, senza sapere che molte personalità della storia antica e recente erano probabilmente affette da epilessia, come per esempio Alessandro Magno, Napoleone Bonaparte, Molière, Dostoevskij, Caravaggio e van Gogh.
Spesso le convulsioni vengono assimilate all'epilessia. In molti casi è così, ma si possono anche avere convulsioni associate ad altre malattie. Per esempio, le convulsioni possono dipendere da uno svenimento provocato da uno scarso afflusso di sangue al cervello, oppure possono iniziare durante periodi di febbre molto alta nei bambini piccoli. In questi casi si parla di convulsioni febbrili. I genitori si spaventano molto, ma non si tratta di epilessia!