Scultore pergameno, figlio di Karios, attivo all'epoca di Eumene I (263-241) e di Attalo I (241-197). Plinio menziona tra le sue opere un tibicine e un fanciullo che accarezza la madre uccisa. Basi di statue da Pergamo con la firma di E., in parte riferibili a monumenti ufficiali, si datano per lo più nella seconda metà del 3º sec. a. C. Il fatto che E. fosse al servizio degli Attalidi ha portato a collegare le opere nominate da Plinio con il grande donario dedicato da Attalo I per la vittoria sui Galati: ne sarebbe una replica il Galata morente dei Musei Capitolini (tibicine).