epigenomica
s. f. Settore specialistico che studia le alterazioni che il genoma subisce, senza che venga modificata la sequenza del DNA.
• Quella del rapporto tra natura e cultura ‒ o, se vogliamo, tra ereditarietà e ambiente ‒ è una delle questioni più annose e controverse della filosofia e della ricerca scientifica. Ora un importante contributo al dibattito arriva da un ambito di ricerca molto interessante: l’epigenomica. Secondo la visione classica, il nostro genoma è un codice fisso, che può mutare da una generazione all’altra, ma che per il resto opera in modo costante e si riproduce uguale a se stesso. (Roberto Manzocco, Sole 24 Ore, 16 marzo 2014, p. 11, Nòva24) • A proposito dell’influenza dell’ambiente sull’insorgenza di alcuni tumori, quali studi sono in corso? «Da poco si è aperta una nuova strada, l’epigenomica. I geni sono avvolti dalla cromatina, una serie di proteine che ricoprono e regolano il nostro Dna, e ne modificano le funzioni. Tali proteine subiscono l’influenza dell’ambiente esterno: l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, i batteri che colonizzano il nostro intestino. Oggi possiamo misurare l’effetto dell’ambiente sull’epigenoma, e quindi sul nostro Dna» (Pier Giuseppe Pelicci intervistato da Alessandra Margreth, Repubblica, 22 maggio 2014, p. 52, R2) • Un progetto per rigenerare un corpo di città nella città [...] (con un core tra genomica, epigenomica e Big Data) per innescare processi di open innovation e sostenibilità (Luciano Pilotti, Corriere della sera, 6 marzo 2016, Cronaca di Milano, p. 6).
- Derivato dal s. f. genomica con l’aggiunta del prefisso epi-.
- Già attestato nella Stampa del 27 novembre 2002, Tuttoscienze, p. 2 (Carolina Sellitto).