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epigenesi

di Saverio Forestiero - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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epigenesi

Saverio Forestiero

Concetto posto al centro del dibattito storico sulla generazione e l’embriogenesi iniziato nella seconda metà del XVII sec. e durato fino alla fine del XVIII. Alla teoria embriologica dell’epigenesi (secondo la quale vi è uno sviluppo che consiste nella successione di nuove strutture differenziate derivate da materia non differenziata), si opponeva la teoria del preformismo (secondo la quale non c’è un vero e proprio sviluppo in quanto la formazione di un organismo consiste nella manifestazione mediante accrescimento di qualcosa che era già perfettamente delineato sotto forma germinale). Il termine epigenesi fu ripreso con nuovi significati nel XX sec. dal genetista ed embriologo Conrad H. Waddington. Con esso, egli intese sia l’insieme dei processi di differenziamento cellulare, sia le modificazioni, canalizzate durante lo sviluppo, che connettono i geni al fenotipo adulto. Oltre a legare l’epigenesi allo sviluppo, Waddington tratta anche diversi fenomeni di trasmissione ereditaria, a livello sia germinale sia somatico. A essi egli si riferisce impiegando il sostantivo epigenetica, attualmente definita come lo studio delle modificazioni del funzionamento dei geni trasmissibili mitoticamente o meioticamente e non spiegabili con modificazioni della sequenza del DNA. Le nuove acquisizioni della genetica molecolare consentono di connettere epigenesi ed epigenetica perché si verifica un fenomeno epigenetico solo quando l’espressione di un gene è sotto il controllo di meccanismi non genetici ma epigenetici. L’aggettivo epigenetico si riferisce ai meccanismi e a quanto altro ricade nel campo di studi dell’epigenetica. Quest’ultima non è necessariamente legata allo sviluppo. I meccanismi epigenetici riguardano in generale il controllo dell’espressione dei geni non influenzato da differenze nelle sequenze del DNA, ma da fattori come la conformazione della cromatina. I meccanismi più indagati sono le modificazioni locali o estese della struttura della cromatina a opera di molecole che si legano al DNA, e le modificazioni del DNA stesso come la metilazione (addizione di gruppi metile). A parte lo sviluppo embrionale, situazioni in cui si hanno effetti epigenetici dovuti a variazione dello stato di metilazione del DNA sono la trascrizione (per la maggior parte dei geni il controllo più importante è il controllo della trascrizione, che assicura che non vengano sintetizzate molecole intermedie superflue), l’inattivazione di un cromosoma X nelle femmine dei Mammiferi, l’imprinting genomico e la stabilità cromosomica.

→ Complessità biologica

Vedi anche
embrione In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare. ● In particolare, nell’uomo è detto embrione il prodotto del concepimento nella fase prenatale in cui si formano gli abbozzi dei diversi ... Lazzaro Spallanzani Spallanzani ‹-z-›, Lazzaro. - Biologo (Scandiano 1729 - Pavia 1799). Dopo aver frequentato il collegio dei gesuiti di Reggio nell'Emilia, nel 1749 si trasferì a Bologna per studiare giurisprudenza. Qui entrò in contatto con L. Bassi e A. Vallisnieri il giovane, i quali lo incoraggiarono ad assecondare ... embriologìa embriologìa Disciplina biologica che studia i fenomeni dello sviluppo dell'essere vivente (ontogenesi), cioè la serie di cambiamenti che subisce l'uovo per realizzare la complessità strutturale e funzionale che caratterizza la forma e l'organizzazione specifica dell'individuo adulto. (➔ anche embrio... darwinismo Denominazione delle teorie elaborate da C. Darwin per interpretare l'evoluzione degli organismi attraverso il meccanismo della selezione naturale. Secondo il darwinismo, il campo di variabilità nel quale agisce il meccanismo di selezione può essere determinato sia da cause interne, di natura genetica, ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
  • GENETICA in Biologia
Altri risultati per epigenesi
  • epigenesi
    Enciclopedia on line
    Teoria secondo la quale le cellule embrionali si differenziano in successivi stadi di sviluppo. Il termine risale al 17° sec., all’epoca della disputa tra i preformisti, secondo i quali lo sviluppo di un organismo non era altro che il dispiegarsi di un piano preordinato contenuto in potenza nell’uovo ...
  • epigenesi
    Dizionario di Medicina (2010)
    Teoria embriologica, nata nel 18° sec., che sosteneva lo sviluppo graduale (o postformazione) dell’embrione a partire da cellule indifferenziate e morfologicamente omogenee, che per interazione reciproca si differenziavano nelle diverse parti dell’organismo, in contrapp. alla teoria della preformazione ...
  • EPIGENESI
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Secondo le teorie dominanti nel secolo XVIII, lo sviluppo degli organismi non sarebbe stato altro che una evolutio, un accrescimento di parti totalmente preesistenti nel germe, talché l'organismo nascituro sarebbe stato preformato in ogni sua parte (teoria della preformazione), secondo alcuni (ovisti) ...
Vocabolario
epigèneṡi
epigenesi epigèneṡi s. f. [comp. di epi- e -genesi]. – In embriologia, lo sviluppo graduale (o postformazione) di strutture differenziate a partire da cellule indifferenziate e morfologicamente omogenee; anche la dottrina embriologica che...
postformazióne
postformazione postformazióne s. f. [comp. di post- e formazione]. – In embriologia, dottrina (detta più spesso epigenesi) secondo cui l’embrione si sviluppa gradualmente per l’insorgere della «forma» dall’informe materia dell’uovo, ove...
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